Il consigliere nazionale Pierre Zanin aderisce all'appello di "Olokaustos"

"Olokaustos" è un'Associazione senza fine di lucro costituita a Venezia e attiva sul tema della memoria dell'Olocausto ebraico, della lotta alla discriminazione razziale e religiosa.

ll primo gesto politico della nuova amministrazione comunale di Trieste guidata dal sindaco Dipiazza è stata la collocazione del ritratto del podestà Cesare Pagnini nella galleria dei primi cittadini del Comune di Trieste, in cui non era mai stato incluso. Pagnini, nominato dall'amministrazione nazista dell'Adriatisches Kuestenland, era uomo colto e avveduto, e perciò la sua adesione al razzismo, nell'impostazione culturale e nei comportamenti reali, fu cosciente, come già aveva dimostrato con la sua volontaria partecipazione, prima della guerra, alla commissione istituita dal fascismo dopo l'entrata in vigore delle leggi di discriminazione razziale, per epurare gli ebrei dall'Ordine degli avvocati. Nel corso della sua collaborazione con gli occupanti nazisti, anche nel terribile capitolo della Risiera di San Sabba, egli probabilmente contribuì a salvare qualcuno, ma non soccorse i più, e concorse ad apporre all'identità dell'ltalia il marchio infamante del razzismo. L'atto dell'amministrazione Dipiazza, che giunge al termine di una polemica ventennale, non può dunque essere considerato casuale frutto di sciatteria o di mera ignoranza, ne può essere circoscritto al rango di una controversia di carattere locale (anche a causa dell'impegno diretto dell'assessore alla Cultura, deputato ed esponente di rilievo nazionale di An): per il valore simbolico che ha nella memoria collettiva e nel delineare il futuro dell'identità italiana al confine orientale, esso richiede una presa di coscienza netta e precisa da parte di ciascuno. La nuova amministrazione comunale di una città aperta ospitale, europea, che stava riprendendo negli ultimi anni il ruolo che le spetta in ltalia e in Europa, con questo atto ha coscientemente oltraggiato e ferito una comunità ebraica che ha pagato per l'occupazione nazista uno dei prezzi più alti in Italia. Ha apposto così un segno razzista e regressivo allo stesso concetto di italianità, che si proponeva paradossalmente di onorare nella persona del Podestà di nomina nazista. Un'italianità che, nel suo difficile cammino in queste terre, ha avuto i suoi momenti più alti quando ha saputo nutrirsi di storie individuali e collettive diverse nel formare un'identità di alto profilo europeo, che ha saputo fornire contributi originali alla cultura nazionale e che potrebbe proporsi di offrire ben altri modelli di civiltà e di convivenza alle nuove democrazie dell'Europa centrorientale.