Attività
locale
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Assemblea della Sezione "Memmo" di Lanciano (Chieti)Il 25 novembre u.s., si è svolta presso la sezione "Memmo" di Lanciano, una riunione alla presenza di oltre la metà degli iscritti ed alcuni simpatizzanti. Il segretario ha comunicato la relazione dell'On. Nucara al C.N. dell'11 novembre, focalizzando l'attenzione sugli argomenti esposti ed in special modo sull'istruzione, la ricerca scientifica, la difesa e la politica economica. Unanime è stata l'approvazione ed il compiacimento su tutti i punti toccati dal Segretario Nucara. Si è passati, quindi, ad una breve analisi sulla situazione politica ed amministrativa locale. Innanzitutto, il Partito ha espresso solidarietà piena alle vicende che hanno coinvolto il Partito Democratico Cristiano (guidato dall'ex On. Anna Nenna D'Antonio), alleato nelle elezioni amministrative del 13 maggio 2001, a seguito della fuoriuscita di alcuni suoi rappresentanti. Successivamente si è avviato un ampio dibattito sul ruolo del PRI nell'ambito della coalizione di centro destra, soprattutto alla luce del risultato ottenuto alle ultime elezioni comunali(2,1 %)ed in relazione alle linee politiche e programmatiche fissate dai partiti della C.d.L. Sul punto il PRI di Lanciano ha espresso la propria ferma volontà di continuare il cammino intrapreso nella coalizione, facendosi promotore di tutte quelle iniziative che si renderanno necessarie al fine di vedere rispettati tutti gli accordi, politici e programmatici, che la coalizione si era prefissati. A tal proposito il Partito ha provveduto ad emanare un comunicato stampa, che si riporta per esteso, su un argomento molto sentito da questa sezione ed introdotto - alla lettera - nel programma elettorale della C.d.L. per le elezioni amministrative del 13 maggio. "Trasparenza è per noi sinonimo di Partecipazione intesa come mobilitazione di ogni lancianese che, attraverso i comitati di quartiere, di contrada - rectius:circoscrizioni - deve poter sentire la responsabilità delle scelte della classe politica ed essere ammesso al controllo democratico del processo di sviluppo, rifiutando un metodo di gestione autoritario e paternalistico" E' quanto si legge nel programma elettorale del centro destra. Ed è quanto auspicato dal PRI nel corso di una riunione in cui iscritti e simpatizzanti sono stati concordi nel ribadire l'assoluta necessità del ripristino, nell' intero territorio comunale, delle circoscrizioni di decentramento comunale al fine di meglio raggiungere tutte le realtà e le esigenze del nostro territorio. è inoltre auspicabile che tali organismi di partecipazione e di consultazione, all'uopo delegati dal comune, possano gestire alcuni servizi di base: ciò consentirebbe un ulteriore decentramento in favore di una maggiore fruibilità dei servizi da parte di tutti i cittadini nonché di una maggiore partecipazione degli stessi alla gestione della cosa pubblica. |
ASSEMBLEA DELLA SEZIONE "TITO STROCCHI" DI
LUCCA
Svolta l'Assemblea della Sezione, eletto il nuovo Consiglio Direttivo e il Segretario della Sezione Alla presenza di n. 12 iscritti e del Segretario della Consociazione
Provinciale, Francesco Trombella, dopo un dibattito serio e responsabile
al quale hanno partecipato tutti i presenti, è stata presentata
una mozione politica da parte dell'iscritto Roberto Pizzi, approvata a
maggioranza.
TESTO DELLA MOZIONE APPROVATA
I repubblicani lucchesi iscritti alla sezione "Tito Strocchi" di Lucca,
riuniti in assemblea il giorno 27 ottobre 2001, per rinnovare il loro Consiglio
Direttivo, preliminarmente Ricordando con laica sobrietà la figura
di Alfredo Petretti, segretario della sezione "Tito Strocchi" recentemente
scomparso, al quale sono debitori di profonde lezioni di vita e di repubblicanesimo.
Inviando attestazione di piena e sincera solidarietà al popolo americano,
così barbaramente colpito da forze oscure scaturite dal sonno della
Ragione, in nome di un pluriennale rapporto di amicizia con gli Stati Uniti
ai quali ci lega un vincolo di riconoscenza per la liberazione dal nazifascisno
e di ammirazione per le lezioni di democrazia e tolleranza che questa nazione
ha dispensato, fin dalla sua costituzione, all'intera umanità. Considerando
che il P.r.i ha rischiato di scomparire completamente dalla scena politica
italiana, durante questi anni, a partire dalla fine del 1992, per il concorso
di tre fattori generali scatenatisi indipendentemente dalle nostre responsabilità:
a) le indagini giudiziarie sul finanziamento ai partiti e sulla corruzione
pubblica; b) il riassetto del sistema politico italiano dopo il crollo
del muro di Berlino; c) l'adozione del sistema maggioritario che ha penalizzato
le formazioni politiche minori; per fattori dipendenti dalle nostre responsabilità:
a) la mancata difesa del partito da parte di figure di rilievo (scomparsi
prima di poter emendare il loro iniziale comportamento), le quali, per
il loro ruolo di responsabilità, avrebbero dovuto difendere il PRI
nel momento di massima difficoltà (drammatico congresso nazionale
del 1994, a Roma con prima spaccatura); b) l'opportunismo dimostrato da
personaggi di rilevanza minore, che scelsero di arruolarsi come ascari
nelle truppe del P.D.S., tradendo vergognosamente il partito ; c) la successiva
rissosità mantenuta fino ai giorni nostri, che ha provocato ulteriori
gravissimi danni nel corpo di un organismo gravemente delibitato qual'è
tutt'ora il nostro partito, la cui responsabilità è ascrivibile
per la parte maggiore a coloro che hanno voluto ulteriormente dividere,
staccandosi dal P.R.I. per dargli il colpo di grazia e andando a costituire
- con spirito diabolico (cioè, che divide; al contrario di ciò
che unisce, cioè il simbolo) il Movimento Federativo Repubblicano;
per fattori dipendenti dalla volontà di altre forze politiche: a)
in particolare, il partito dei D.S. il quale ha fomentato ogni forma di
discordia interna al nostro partito, nel quale ha trovato personaggi disposti,
non sappiamo se consapevolmente o meno, a fare da "quinte colonne" e che
inoltre, ha volutamente cercato di annichilire il pensiero laico, preferendo
un'asse coi cattolici, a conferma di quella sua "coazione a ripetere" errori
antichi ed dimostrazione della sua inaffidabilità ancora per molti
anni a venire; b) da formazioni politiche nate all'improvviso (Dini, Rutelli,
Di Pietro), per opportunismo, sulla scia del vuoto creatosi nel nostro
sistema politico, che hanno creduto di poter impossessarsi delle nostre
spoglie per ricoprire il ruolo centrale da noi occupato dalla nascita della
Repubblica; Constatando comunque, che fra tutti i partiti storici del nostro
paese, l'unico che ha conservato il suo simbolo e il suo nome è
il P.R.I., grazie al coraggio del nostro ex segretario La Malfa, il quale
ha meritato così la nostra comprensione per eventuali errori di
strategia commessi in questi anni; che, dopo il Congresso di Bari svoltosi
nel rispetto delle regole democratiche, il quale ha sancito la nostra adesione
all'alleanza con la Casa delle Libertà e dopo le elezioni politiche,
lo stesso P.R.I. ha ottenuto quanto meno il riconoscimento ad esistere
ed inoltre è stato chiamato, con il suo attuale segretario politico
Nucara, ad essere parte organica del Governo (del quale non era stato più
presente con suoi esponenti dal lontano 1991), mentre il nostro attuale
Presidente Giorgio La Malfa è stato eletto presidente della importante
Commissione Finanze; che l'attuale opposizione di centro sinistra ha dimostrato
la sua ambiguità e irresponsabilità prima nei fatti di Genova,
paragonando lo stato italiano a quello di Pinochet ed innalzando coi suoi
media personaggi sconosciuti e di dubbia capacità ed onestà
intellettuale al rango di interlocutori politici privilegiati; successivamente,
di fronte ai recenti drammatici sviluppi della politica estera, autocondannandosi,
per non sapere e volere emendare i suoi vecchi difetti cattocomunisti che
puntualmente la vedono invischiata in marce della pace a senso unico e
riflessi condizionati di antiamericanismo; Deliberano di appoggiare la
Direzione del P.R.I. e il nuovo segretario politico Nucara, nell'attuale
linea politica nazionale, augurandosi che nel futuro il Partito possa riaffermare
con più incisività la sua indispensabile presenza nello scenario
politico italiano; di essere conseguenti e coerenti con la stessa linea
politica nella loro realtà locale, per quanto è loro consentito,
stante la esiguità delle loro forze limitate purtroppo alla tenacia
ideale, garantendo un comportamento leale e rispettoso dei deliberati sanciti
dalla maggioranza del P.R.I. nell'ultimo congresso nazionale, che tuttavia
non può andare a discapito della fermezza nella difesa di quei principi
cardini del repubblicanesimo rappresentati dalla difesa della laicità
dello stato, la lotta contro il privilegio, la difesa della dignità
dell'individuo e contro ogni tentativo di vanificare il sacrificio di coloro
che lottarono per l'Unità d'Italia e contro la dittatura fascista
in nome di un secondo Risorgimento; in base alle garanzie ottenute su tali
principi, verificheranno le possibilità d'intesa con la Casa delle
Libertà lucchese per le prossime elezioni comunali, escludendo comunque
- salvo imprevisti sviluppi - qualsiasi intesa con il Centro Sinistra lucchese.
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RICOSTITUITA LA SEZIONE "X MARZO" A JESI (ANCONA)
Jesi, 19 novembre 2001 Un ulteriore importante segnale del rilancio in atto del P.R.I., iniziato
dal Congresso Nazionale di Bari, arriva da Jesi, tradizionale "piazza"
del repubblicanesimo marchigiano. Su iniziativa di alcuni amici che non
hanno aderito alla nuova formazione della On. Sbarbati, si è ricostituita
una sezione del P.R.I. per la quale è stata rispolverata la vecchia
denominazione "X Marzo" ossia di quella che fino a pochi anni orsono era
una delle più importanti sezioni del P.R.I. della regione. |
IL PRI DI REGGIO CALABRIA A FAVORE DELLA DIFESA AMBIENTALE DI VILLA S. GIOVANNI Il PRI reggino, attraverso i suoi dirigenti Mimmo Morabito neo Segretario
della sezione di Villa S. Giovanni, Pino Nicolò Segretario provinciale,
Filippo Postorino Presidente dei Probiviri nazionali e Gianni Rizzica Segretario
regionale nonché membro della Direzione nazionale, ha oggi esaminato
la questione relativa allâesclusione altamente lesiva dei legittimi
interessi dei cittadini villesi, hanno deciso di mettere in atto ogni possibile
iniziativa utile a sensibilizzare il Governo a favore della città
di Villa S. Giovanni perché non si consumi una evidente ingiustizia
ai suoi danni.
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38° Congresso Provinciale
di Grosseto del Partito Repubblicano Italiano
17 novembre 2001 Mozione Approvata dal Congresso I repubblicani della provincia di Grosseto, riuniti a congresso il giorno
17 novembre 2001, sentita la relazione del Segretario uscente non l'approvano
ed affermano di far proprie le linee politiche nazionali del Partito Repubblicano
Italiano, uscite dal Congresso di Bari e sviluppatesi nel successivo dibattito
che è sfociato nella partecipazione al governo del Paese.
38° Congresso Provinciale
di Grosseto del Partito Repubblicano Italiano
Ai lavori ha partecipato il Segretario Nazionale del Pri On. Francesco Nucara Il congresso si è concluso con la votazione dei delegati sulle
due mozioni:
Hanno riportato:
Sulla base dei voti riportati dalle mozioni e liste collegate la nuova
Direzione Provinciale si compone di tredici membri per la mozione 1 e dodici
per la mozione 2.
Barbini Massimo
Il giornale "La Nazione" del 18 Novembre 2001 ha così commentato le conclusioni del Congresso del Pri in un articolo a firma di Giancarlo Capecchi che riportiamo: Il P.R.I. di Grosseto con il Centrodestra
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Documento approvato dalla Direzione Provinciale del PRI di Rieti20 Novembre 2001La Direzione Provinciale ed il Comitato Direttivo della Sezione del
P.R.I. di Rieti si sono riuniti congiuntamente il 20 novembre 2001
nella
nuova sede del Partito -in Via Cellini 14- alla presenza dell'Amministratore
nazionale e segretario regionale del P.R.I. del Lazio Giancarlo Camerucci
e del responsabile nazionale degli Enti locali Ettore Saletti,per
esaminare e discutere gli ultimi sviluppi della situazione politica nazionale
e locale.
Da "Il Messaggero" - Cronaca di Rieti Il Pri sceglie il Polo, no a candidature nel centro sinistraGiovedì 22 Novembre 2001Nuova sede per i repubblicani reatini, ritrovatisi in via Cellini 14 per una riunione alla quale hanno preso parte lâamministratore nazionale del partito e segretario regionale del Pri, Giancarlo camerucci, nonchè il responsabile nazionale degli Enti locali, Ettore Saletti. Sul piano politico è stata ribadita la validità della scelta compiuta dal congresso nazionale di Bari di collocare il partito nello schieramento della Casa delle Libertà. In vista poi delle elezioni amministrative della primavera 2002, il Pri ritiene non ipotizzabili candidature repubblicane in liste espresse nellâambito dello schieramento di centro sinistra o in liste civiche non coerenti con le posizioni politiche nazionali del partito. Sul piano organizzativo Antonio Spadoni e Luigi Bernardinetti dirigeranno un organismo provinciale e sezionale.
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